È on line SOCREM News 2/2020

EDITORIALE

di Giovanni Pollini Presidente della SOCREM Torino

Il Covid-19 ha colpito duro. L‘infuriare della pandemia ha messo a dura prova anche tutte le nostre strutture. Si è determinata un’emergenza che non aveva precedenti se non, forse, quella legata all’incubo delle esumazioni del 2004. Questa volta però il dramma non ha riguardato sepolture antiche e lutti elaborati da tempo. I morti hanno scandito la quotidianità del nostro lavoro, in un crescendo angoscioso che ci ha costretti a un tour de force anche emotivo. SOCREM Torino ha retto sotto tutti i punti di vista: lo potete leggere nelle pagine interne di questo numero di SOCREM News, insieme alle statistiche e alle cifre che quantificano l’attività dei nostri operatori.

E che si tratti di una emergenza ancora in corso lo certifica anche la necessità che abbiamo avuto di spostare l’annuale Assemblea dei Soci. Le norme anti Covid-19 lo hanno imposto privandoci così – almeno per il momento – della possibilità di incontrarci tra noi, di rafforzare i vincoli comunitari che ci legano. L’Assemblea è quindi rinviata all’autunno; e sarà un’Assemblea ordinaria convocata insieme a quella straordinaria che dovrà approvare le modifiche necessarie per adeguare il nostro Statuto alle nuove norme del terzo settore.

È slittata anche la scadenza del concorso letterario a cui hanno già aderito numerosi Soci.

Nel frattempo la nostra attività continua, nonostante la situazione emergenziale.
Sono partiti a giugno i lavori di ristrutturazione edilizia per la realizzazione del nuovo crematorio per animali a Torino e la nostra Associazione partecipa all’iniziativa nell’ambito di una società, la Tyche Spa, nata in collaborazione con la Matthews International Spa, un gruppo statunitense che vanta oltre 150 di anni di attività nel settore. Per la prima volta in Italia saranno così applicati alla cremazione degli animali di compagnia i nostri altissimi standard tecnologici di servizi. E sarà questo il modo anche per dare maggiore dignità alla cremazione degli animali di affezione, consentendo a tutti un addio dignitoso e composto.

In autunno ci sarà anche l’occasione (ed è questo un nostro impegno solenne) di proporre ai nostri Soci una ritualità sostitutiva di quella mancata a causa della pandemia, allestendo cerimonie che abbiano come destinatari sia le famiglie che – sulla base della normativa anti Covid-19 – non hanno potuto salutare i propri cari sia, più in generale, la collettività: si tratterà quindi, da un lato, di restituire la loro individualità alle persone scomparse con attenzione alla loro vita e ai segni che ci hanno lasciato; dall’altro, di interpretare i sentimenti di perdita dell’intera comunità, reintegrando nelle profondità dei nostri legami sociali il ricordo di chi è scomparso.